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VACCINI e VACCINAZIONI – CODACONS? NOT IN OUR NAME!
By Archimede on 12.12.16 11:07 | Permalink | Commenti (0)
CODACONS? NOT IN OUR NAME!

Negli ultimi mesi, nonostante fossi immerso nel lavoro, più volte ho dovuto frenare il mio istinto per evitare di rivolgere commenti caustici nei confronti di parole e scritti provenienti dai soggetti più disparati; molti di questi, peraltro, già ripetutamente criticati in maniera altrettanto caustica nei mesi ed anni scorsi.

Presidente della Repubblica, Ministra della Salute e politicanti di varia provenienza ed estrazione hanno fatto a gara nello spacciare per verità luoghi comuni assolutamente falsi; in ciò, seguiti da dirigenti di agenzie nazionali, professori universitari e medici “diversamente”colti, “diversamente” preparati, “diversamente” intelligenti e “diversamente” onesti – quanto meno dal punto di vista meramente intellettuale.

Naturalmente, l’innalzamento del livello dello scontro in ordine a vaccini e vaccinazioni, l’aumento del numero degli interessati oltre che degli interessi in gioco, ha comportato un aumento di interesse per l’argomento anche da parte di coloro i quali – per decenni – ne sono rimasti completamente estranei in quanto “in altre faccende affaccendati”.

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Da qui non solo il proliferare di associazioni e fondazioni più o meno grandi e più o meno “vere”, ma anche di professionisti, anch’essi “veri” o presunti tali, più o meno preparati sull’argomento.

Come sempre accade in questi casi, poche iniziative lodevoli e professionisti apprezzabili si nascondono in realtà decine e decine di “sciacalli” interessati solo ed esclusivamente a trarre beneficio economico – diretto o indiretto – da tali argomenti.

In questi ultimi tempi abbiamo notato per esempio il progressivo aumento di interesse per l’argomento vaccini da parte del Codacons; circostanza questa che, soprattutto negli ultimi giorni, ha avuto un certo rilievo anche nel nostro gruppo.

Stanti le molte prese di posizione degli ultimi giorni sull’argomento, come sempre fatto anche in passato, ritengo doveroso esprimere quello che è il mio pensiero e che ritengo sia il pensiero dei fondatori ed amministratori “storici” del Gruppo.

A tal proposito, riteniamo assolutamente necessario scindere il nostro giudizio sulle iniziative del Codacons “vivisezionandole” una per una:

In primo luogo, non possiamo non essere contenti del fatto che il Codacons – finalmente, dopo decenni di inspiegabile “latitanza” – si sia finalmente interessato all’argomento vaccini e vaccinazioni.
Per contro, non possiamo esimerci dal rilevare una certa “schizofrenia” o “bipolarità” di comportamento da parte dello stesso Codacons se è vero – come è vero – che da una parte sembra predicare bene e dall’altra razzolare male.

Negli ultimi tempi il Codacons ha promosso una di raccolta di testimonianze di familiari di soggetti danneggiati con lo scopo – secondo loro – di utilizzarle per promuovere iniziative giudiziarie; iniziativa che ha trovato appoggio anche all’interno del nostro Gruppo.

Tale iniziativa non ha nulla di sbagliato, anzi, ma l’onestà intellettuale che ci contraddistingue ci impone una serie di domande:

1. Dov’era il Codacons quando, negli anni scorsi, abbiamo promosso analoghe raccolte di testimonianze per suffragare iniziative giudiziarie avviate per esempio dalla Procura di Trani?

2. Dov’era il Codacons quando, almeno negli ultimi due decenni, genitori, associazioni e professionisti, portavano avanti lotte serrate contro l’obbligo vaccinale e per la libertà di scelta?

3. Dov’era il Codacons quando, a partire dai primi anni ’90, sono stati ritirati dal commercio vaccini che hanno danneggiato centinaia di bambini e fatto la (triste) “storia” del movimento?

4. Dov’era il Codacons quando negli ultimi anni sollevavamo il problema dei lotti e dei vaccini (esavalente, anti-meningococco, antinfluenzali etc.) ritirati dal commercio?

5. Dov’era il Codacons quando organizzavamo convegni, congressi ed iniziative varie per informare la popolazione in tutta Italia?

6. Dov’era il Codacons quando venivano introdotti i vaccini coniugati ed eliminati quelli singoli?

7. Dov’era il Codacons quando la Ministra ed altri dirigenti pubblici rilasciavano dichiarazioni palesemente false in ordine ai vaccini?
E potremmo continuare ancora…

9. Analogamente, dov’erano questi professionisti, questi “parvenu dei vaccini”, in questi anni?

Nel contempo, non possiamo fare a meno di rilevare una strana “schizofrenia” o “bipolarità” di comportamento da parte del Codacons e del suo presidente.

Se da una parte in Codacons afferma di voler portare avanti singolari quanto discutibili (a dir poco) iniziative come quella di voler denunciare per “abuso di atti d’ufficio e violenza privata” gli asili dell’Emilia Romagna che dovessero adottare la legge regionale ritenendo, in base ad una personalissima e non condivisibile interpretazione del diritto – “non applicabile la legge” *, dall’altra il suo presidente Carlo Rienzi afferma in un articolo pubblicato in data odierna dall’Huffington Post ** che:
“La vaccinazione è sacrosanta, utile e necessaria. Dico questo subito per fugare ogni dubbio. E lo ripeto: dovete somministrare ai vostri figli i vaccini obbligatori per legge. Ma lucrare sulla salute della gente non è altrettanto sacrosanto.”;
ciò in quanto, per il predetto presidente del Codacons, evidentemente il problema dei vaccini non è legato tanto alla loro potenziale dannosità – della quale non si interessa minimamente – ma unicamente al fatto che qualcuno possa lucrare e speculare su di essi.

Purtroppo, viviamo in uno strano Paese nel quale LE LEGGI NON SI APPLICANO nel loro tenore letterale ma si INTERPRETANO a seconda della convenienza del momento.

Anche in questa occasione il Codacons dimostra di avere lo stesso (errato) approccio alla vigente normativa che nei giorni scorsi ha visto rigettare il suo ricorso avverso il referendum sia dalla Cassazione che dalla Consulta!

Contrariamente a quanto riportato dal Codacons, infatti, fintanto che la legge regionale dell’Emilia Romagna non sarà revocata o dichiarata incostituzionale dalla Consulta, imporrà agli operatori del settore di adeguarsi alla stessa a pena – questa volta veramente – di essere accusati di abuso d’ufficio!

Nel medesimo articolo inoltre Rienzi afferma che:
“Il decreto ministeriale del 7 aprile 1999, “Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l’età evolutiva”, dispone chiaramente che sono solo quattro i vaccini obbligatori da somministrare ai bambini e precisamente: antidifterite, antitetanica, antipoliomelite, antiepatite virale B. Nonostante l’obbligo di legge, non è però disponibile presso le Asl un vaccino tetravalente che comprenda le sole vaccinazioni obbligatorie.”
giungendo alla discutibilissima conclusione che solo per questo motivo ci si troverebbe di fronte ad:
“…un trattamento sanitario obbligatorio, contrario all’art. 32 della Costituzione che garantisce, al contrario, libertà di scelta in ordine ai trattamenti sanitari non previsti come obbligatori dalla legge.”.

Tali affermazioni dimostrano in maniera inequivocabile che:

a. Il presidente Rienzi ha una conoscenza piuttosto limitata dei vaccini, della loro composizione, potenziale dannosità etc.;

b. Il presidente Rienzi ed il Codacons sembrano scoprire solo oggi – a distanza di oltre venti anni dall’introduzione dei primi vaccini coniugati, di oltre sedici dalla prima immissione in commercio dell’Infanrix Hexa – che l’Infanrix Hexa: insieme ai quattro vaccini cd “obbligatori” contiene anche due vaccini cd “raccomandati”; non può essere considerato perciò “obbligatorio”; è divenuto da anni l’unico messo a disposizione dal SSN.

c. La sedicente raccolta di testimonianze di danneggiati da parte del Codacons appare oggettivamente in contrasto con il pensiero del suo presidente per cui: o la raccolta è un mero specchietto per le allodole o Rienzi non dice il vero; in entrambi i casi, riteniamo ci siano troppi lati oscuri.

d. In realtà, considerato il comportamento tenuto da Rienzi ed al Codacons nei decenni precedenti, è logico ritenere la raccolta di testimonianze sia un’iniziativa di pura facciata ed abbia come unico scopo, in un momento di gradi paure e timori da parte dei genitori, quello di avvicinare al Codacons quanta più gente possibile.

Come scritto e ripetuto centinaia di volte in passato, non siamo “antivaccinisti” ma solo persone le quali, in base agli studi scientifici a disposizione, ritengono che:

a. I vaccini sono potenzialmente pericolosi;

b. I protocolli vaccinali sono assolutamente contrari alla scienza ed alla medicina in quanto irrispettosi della fragilità neurologico immunitaria di bambini ed adulti.

a. I vaccini possono essere potenzialmente pericolosi in quanto tali perché contenenti virus attenuati vivi, metalli (Thimerosal, Alluminio, etc.), Formaldeide, Squalene, cellule umane, antibiotici, tracce di uova, DNA recombinante umano, animale etc.; perché realizzati male o in quanto contaminati da altre sostanze; perché conservati male in violazione della cd “catena del freddo”, etc.;

b. I protocolli vaccinali sono contrari alla scienza, così come confermato da prestigiosi ricercatori internazionali, in quanto: non prevedono esami preventivi né successivi; non prevedono una corretta anamnesi personale del bambino e familiare; sono eccessivamente precoci; prevedono l’uso di prodotti coniugati anziché singoli, etc.

Da quanto sopra si evince come quello che per il Codacons ed il suo presidente Rienzi è “IL PROBLEMA” dei vaccini, ovvero il fatto che l’esavalente contenga anche due vaccini cd “raccomandati”, per noi non è altro che “UNO DEI TANTI PROBLEMI” legati ai vaccini, neppure dei più rilevanti.

Il Codacons e Rienzi trasformano il problema dei vaccini in un mero “PROBLEMA CONTABILE”, legato alla speculazione economica a monte, mentre per noi era, è e sarà sempre, prima di tutto, un “PROBLEMA DI SALUTE”!

Rienzi ci dimostra che, qualora le case farmaceutiche dovessero fornire gratuitamente il prodotto oppure il Ministero dovesse reintrodurre le vaccinazioni singole, per il Codacons verrebbe meno ogni problema legato ai vaccini; per noi, invece, rimarrebbero ancora in piedi il 95% dei reali problemi legati ai vaccini e che ci fanno diffidare di questi!
È altrettanto evidente come il comportamento “schizofrenico” del Codacons nasconda in realtà il suo cd “cerchiobottismo”; se da una parte è importante attrarre a sé quel 10-15% di persone “scettiche” sui vaccini, dall’altra è ancora più importante non allontanare l’85-90% di persone che invece non si pongono alcun problema.

È di tutta evidenza come noi, con la coerenza che ci ha sempre contraddistinti, non si possa in alcun modo condividere né il pensiero né tantomeno iniziative contraddittorie e che appaiono di pura facciata come quelle portate avanti dal Codacons sui vaccini come sui più disparati argomenti.

Non siamo interessati a quelle che Rienzi definisce “numerose battaglie giudiziarie, sia in sede amministrativa che penale, presentando tra l’altro esposti a ben 104 procure della Repubblica” perché riteniamo che la validità di una battaglia dipenda dalla QUALITÀ delle iniziative assunte piuttosto che dalla loro QUANTITÀ.

Non siamo interessati ad iniziative di facciata che hanno come unico scopo quello di rendere maggiormente visibili noi stessi ed AURET ma solo ad iniziative mirate ed almeno potenzialmente in grado di provocare vantaggi oggettivi.

Non siamo interessati ad “interpretazioni singolari” delle norme e del diritto al solo scopo di trovare un giustificazione ad iniziative giudiziarie, soprattutto se dovessero coinvolgere direttamente le famiglie, spinte ad agire in giudizio con la prospettiva della gratuità (o quasi) dell’azione; in realtà, come noto, non tutto ciò che è gratuito è bene e ciò che è a pagamento è male; basta guardare ai vaccini stessi!

Non siamo interessati a comportamenti altalenanti o contrastanti tra loro a seconda delle convenienze ma siamo fieri della nostra coerenza; non siamo mai stati “ruffiani” in passato, anche quando ciò avrebbe potuto portarci delle “convenienze”, né lo diventeremo mai.

Conseguentemente, pur augurando al Codacons di avere risultati migliori rispetto anche a quelli del recente passato, riteniamo però di non dover sostenere in alcun modo come Gruppo le iniziative del Codacons in quanto diametralmente opposte ed antitetiche rispetto al nostro pensiero; chi non condivide il nostro pensiero e, in maniera piuttosto avventata, nei giorni scorsi si è lanciato in commenti di altra natura è vivamente invitato a trarre le dovute conseguenze dal suo comportamento in quanto non abbiamo bisogno di persone né instabili né avventate.

Cordialmente

Roberto Mastalia (AURET)

*cfr.: articolo del 22.10.2016 in

https://www.codacons.it/articoli/vaccini_codacons_legge_er_inapplicabile_rischi_denunce_292038.html

** cfr.: articolo Huffington Post del 10.12.2016 in

https://www.huffingtonpost.it/carlo-rienzi/vaccini-salute-pubblica_b_12730484.html

3 commenti su “VACCINI e VACCINAZIONI, CODACONS, presidente e ministra, verità per luoghi comuni”

  1. La Salute non è un’obbligo è una libera scelta. La stessa libera scelta che permette a milioni di italiani,centinaia di milioni europei e miliardi di terrestri di continuare a fumare sigarette,sigari e pipa e nel contempo allo stato di guadagnarci economicamente nell’immediato e di perderci nel lungo periodo.I vaccini non possono essere considerati comunque sicuri perchè ognuno di noi ha tante variabili interne al proprio organismo nel mentre lo stesso vaccino non tiene conto di queste.La realtà è che mentre si enfatizzano i casi di morte collegate alla NON vaccinazione,si sottostimano quelle conseguenti alla vaccinazione stessa.Il medico dev’essere parte terza tra la famiglia che vuole essere edotta in modo esaustivo e le case farmaceutiche che vogliono “vendere” il prodotto,i vaccino. Ma questo è realmente possibile quando vi sono subdole forme di pressione a famiglie,medici e dirigenti ministeriali ,che a diverso titolo hanno evidentemente necessità diverse.Sino a quando verrà tollerata una ministra della salute che usa i propri figli per uno spot,anche se mascherato,provaccino? Nulla è senza rischi,affermare il contrario è delinquenziale.

  2. Un altro caso di morte meningite di ceppo “C”,questa volta di una bambina vaccinata ,a Cascina di Pisa.I medici sono disorientati,scoperti nella loro bufala che un vaccino è per sempre ed è meglio farlo,e parlano di rivedere i protocolli,di prevedere un richiamo. Nessuno che abbia il coraggio di dire la duplice verità,ovvero che i vaccini sono pericolosi perchè di fatto iniettano un ceppo del virus direttamente nell’organismo,perchè di ceppi ve ne sono diversi,perchè la risposta immunitaria di ognuno di noi è diversa dall’altro.La seconda verità è che il vaccino,proprio perche è “pensato” per tutti, si comporta come una bomba atomica e distrugge praticamente tutto,il buono come il cattivo e disabitua l’organismo a difendersi o,peggio,a non riconoscerlo di fatto proprio come nemico.Ma questo non si può dire perchè le multinazionali del farmaco hanno olio in abbondanza per agevolare la coscenza a dimenticare il fruttuoso compromess con la propria coscenza. La lorenzin con il suo spot dele vaccinazioni dei suoi 2 bambini sono lì a ricordarci che un governo,un ministro,un medico,devono rispondere alla propria coscenza,ai propri elettori,alle famiglie e soprattutto per gli aspetti pratici,alla legge.E quest’ultima evenienza con percentuali bassissime. Allora se c’è un rischio perchè parlare ancora di obbligatorietà?

  3. Da Il Giornale di poco fa :”Meningite in Toscana, ricoverata una 20enne
    Si tratta di una giovane di 20 anni residente a Prato e ricoverata dalla tarda serata del 31 dicembre nel reparto di terapia Intensiva dell’Ospedale Santo Stefano.”
    Parlano di “emergenza” ma se andiamo a vedere la casistica nel tempo le fluttuazioni con riferimento alle percentuali sono più o meno le stesse ed ovviamento c’è da considerare anche il forte incremento dei clandestini/migranti chr provengono da aree geografiche dove la vita media non è ai nostri livelli ed un motivo ci dovrà pur essere. Ogni volta c’è la ministra minestra,la lorenzin con spot vaccino preincorporato, che lancerà l’allarme,ogni volta c’è il rimbalzo su tutti i media disponibili,i più pericolosi dei quali sono quei seminari,quelle trasmissioni televisive di divulgazione “scentifiche” ,come anche certe riviste per la famiglia infarcite di “consigli” per la salute,e così via. L’esposizione mediatica poi arriva a casi paradossali laddove si costruiscono emergenze per chi non si vaccina e si parla di “percentuali minime” ,al contrario , quand’è il vaccino ad uccidere. E noi nel mezzo a fare la fine del pollo nel girarrosto a legna.

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