La Banda di Arcuri

Ancora non si conosce il futuro di Domenico Arcuri, ma di sicuro sappiamo che la sua sorte è alquanto incerta. A pesare sul suo futuro non c’è soltanto la pressione dei Partiti,   Lega ,Fratelli e e Forza Italia in testa, perché venga rimosso dall’incarico. E non c’é nemmeno il fatto che, riconfermato, sia il meno idoneo per dare quel segnale  di “discontinuità” dal Governo precedente. A pesare sono soprattutto i tanti fallimenti di questi mesi da super Commissario . La lista dei disastri combinati da questo individuo è lunga almeno quanto le deleghe che gli sono state date nel tempo dal secondo secondo Governo Conte. Volendo citare soltanto i casi più eclatanti, si va dalle mascherine pagate a peso d’oro, finite in una inchiesta, ai banchi di scuola con le rotelle, sulle quali è inutile spendere altre parole . Dal caos Vaccini, tra dosi  e siringhe e infermieri mancanti negli organici, sino ad arrivare alle strutture per la somministrazione dei vaccini stessi, che hanno comportato una spesa di diversi milioni di euro. Spesso spesi in maniera ingiustificata e senza un reale impatto da giustificarne la spesa. Soltanto la partita delle mascherine finite sotto inchiesta dalla Procura, stiamo parlando di 72 milioni di euro. Mentre per i banchi con rotelle, i calcoli ci portano alla somma di 119 milioni di euro . Ai quali si devono aggiungere i 119 milioni di euro per quelli tradizionali. Soldi con i quali , secondo una elaborazione del Sindacato U.I.L. ,con la medesima somma si potevano assumere 16 mila persone, tra insegnanti e personale scolastico, con un impatto sull’efficienza del   Sistema Scuola. Ci sono poi circa 8,5 milioni di euro messi sul piatto per le 21 ” Primule Vaccinali” , di cui francamente avremmo potuto fare a meno, senza peraltro intaccare la campagna vaccinale. Si poteva, a titolo di esempio, utilizzare le tende della Protezione Civile, o di altre strutture già esistenti sul territorio italiano. Infine c’è la questione dei vaccini, dove più dei costi, peraltro ingenti, ha pesato e pesa, l’inefficienza del sistema messo in piedi dal Governo Conte Bis  . Eppure Arcuri, in questo lunghissimo anno, non solo è rimasto dov’era, ma ha assommato sempre nuove deleghe, responsabilità. Una situazione che stride con la logica e, soprattutto, con la volontà dichiarata di fermare la pandemia in atto. Vedremo se con il Governo Draghi  vi sarà quel salto di qualità e di efficienza che il Presidente Mattarella, a parole persegue. I primi segnali non sono incoraggianti ,se tutto cambia per nulla cambiare. Vedremo.

Aldo A.

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