FLY ME TO THE MOON,FILM PER PARARSI IL CULO…

Fly me to the moon”, il film della NASA per pararsi il culo!

Il film è basato sulla commedia scritta dalla giovanissima trentenne Rose Gilroy.
Una commedia romantica sullo sfondo della missione spaziale Apollo 11 del 1969 che casualmente ha ricevuto la benedizione della NASA. Per la prima volta uno sceneggiatore ha potuto esaminare le trascrizioni degli ingegneri di lancio e innumerevoli libri.
I diritti sono stati acquistati dalla Apple per 100 milioni di dollari!

La conferma della co-partecipazione della NASA arriva anche dal regista del film Greg Berlanti, il quale ha dichiarato che l’ente spaziale ha permesso al team di girare a Cape Kennedy in Florida, dove l’Apollo 11 è stato lanciato nel 1969! Permesso che viene concesso a pochi!

Cape Kennedy Space Center in Florida

Nel film l’attrice Scarlett Johansson (anche produttrice) interpreta una dirigente di marketing di nome Kelly Jones che viene assunta dal governo per convincere l’opinione pubblica ad amare l’esplorazione spaziale.
Il suo personaggio è liberamente ispirato al giornalista Julian Scheer, diventato esperto di pubbliche relazioni e che ha lavorato per la NASA negli anni ’60 coordinando la copertura mediatica dell’Apollo 11: “è stato pagato per aiutare a commercializzare la luna“. E c’è riuscito perfettamente!

Siamo alla fine degli anni Sessanta e il pubblico americano, giustamente scettico nei confronti della NASA, si oppone al finanziamento della missione lunare. All’epoca c’erano molti disordini sociali, la guerra in Vietnam, il movimento per i diritti civili e l’incombente minaccia della guerra nucleare con l’URSS. La gente aveva preoccupazioni sulla Terra, per cui non gliene fregava niente dello spazio. Con tutti questi problemi il pubblico americano riteneva il piano della NASA di mettere un uomo sulla luna frivolo e inutile.

Ma avrebbero fatto cambiare loro idea…

Nel film la Casa Bianca attraverso il portavoce di NixonMoe Berkus interpretato dal grande Woody Harrelson, dà ordine a Kelly di girare un finto sbarco sulla luna nel caso in cui quello reale fallisca. Si trattava di un problema di sicurezza nazionale. Gli scienziati dell’Unione Sovietica avevano mandato il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, per cui gli amerikani dovevano fare il colpaccio sbarcando sul satellite…

Secondo il National Air and Space Museum, circa 650 milioni di persone hanno visto l’attore Neil Armstrong camminare sulla luna.

La decisione di trasmettere il video dello sbarco sulla Luna è stata molto controversa: gli ingegneri pensavano che il tempo e i soldi spesi per le telecamere dovessero essere usati per la tecnologia di lancio. Ma il team di pubbliche relazioni decise il contrario, era più importante l’immagine!

Per cui la NASA ha lavorato con Westinghouse per sviluppare una fotocamera in bianco e nero che potesse essere collegata al modulo lunare. La telecamera doveva essere in grado di resistere a sbalzi di temperatura di 250 gradi Fahrenheit, da circa 121 gradi sotto zero a 157 sopra.

Ma veniamo al senso del film.
Di mezzo c’è la NASA quindi sappiamo con assoluta certezza che si tratta di pura propaganda! Quindi perché fare un film dove si parla del finto allunaggio? Qui Prodest? La risposta è molto semplice: per pararsi il culo!

(Attenzione alla spoilerata) Nel film l’allunaggio avviene come da copione, l’informazione in più è stata quella di accennare al finto video. Così facendo sono andati a riempire le enormi voragini che ci sono in merito alle missioni Apollo.
Sempre più persone stanno comprendendo che il viaggio sulla Luna non è mai avvenuto e mai avverrà! Nonostante questo, il 20 luglio del 1969 è diventata la data epocale per sostenere la narrazione falsa della NASA.

Ricordo che la tecnologia all’epoca era a dir poco medioevale.
I tre astronauti hanno viaggiato nello spazio siderale per oltre 350.000 chilometri mettendosi in orbita lunare. Il modulo di atterraggio è sceso sulla polverosa superficie portando con sé Armstrong e Aldrin (lo sfigato Collin è rimasto a pilotare il modulo di comando).
I due allunati hanno piantato l’immancabile bandiera a stelle e strisce, si sono fatti dei selfie mentre chiacchieravano amabilmente in diretta con Nixon dalla sala ovale di Washington!

Nixon mentre parla con Armstrong e Aldrin

Il presidente fece la famosa telefonata in diretta usando un telefono fisso (quelli grigi) con cornetta e filo, parlando con gli astronauti mentre questi camminavano sul suolo lunare. Oggi abbiamo problemi di linea telefonando da un’auto in movimento con uno smartphone (mille volte più potente dei computer usati dalla NASA nel 1969), ma Nixon ha potuto colloquiare senza problemi e interruzioni con due persone che camminavano su un sasso che ruota attorno alla Terra!

Non è tutto. I due attori sono poi rimontati nel modulo (quello ricoperto di scotch e carta stagnola d’orata), lo hanno acceso risalendo grazie alla propulsione fino al modulo di comando che orbitava attorno. Dopo essersi agganciati alla perfezione hanno fatto ritorno verso la Terra ripercorrendo altri 350.000 km. Il tutto senza un minimo errore. No, ma vi rendete conto?
Roba da fantascienza a cui solo un demente può credere!

La NASA, il regista e i produttori non hanno fatto il film per aprire scenari alternativi, anzi, lo scopo era consolidare e affermare la narrativa ufficiale, però parandosi il culo perché consci che la Verità è figlia del tempo, e non a caso stanno saltando fuori sempre più incongruenze e falsità sulla NASA. Avranno così una giustificazione mediatica, della serie: “Noi ve lo avevamo detto

La pellicola quindi è nata per pararsi il culo e questo è il lato positivo di tutta la faccenda.
Se sono arrivati al punto di dover girare un intero film per raccontare una storia parallela alla “verità”, è perché la gente si sta svegliando dal coma e loro si stanno cagando sotto…

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